Polaroid n°36: le state sparando grossissime

Gli altri avevano disertato la radio, per via del caldo.
Nessuno a trasmettere prima nessuno a trasmettere dopo.
Io, che ero ancora triste e arrabbiata volevo soltanto cantare a testa bassa Paint a vulgar picture degli Smiths e The swimmer delle Sleater Kinney.
Poi sono arrivate le prime mail di Andrea e di Simone che ci stavano ascoltando dal sito di Radiocittà103 da Macerata e Milano, rispettivamente.
Sapere che qualcuno ti sta a sentire, mentre tu trasmetti altrove, per noi sbarbi è una cosa esaltante e, strano o no, del tutto inusuale.
Non abbiamo più sentito tanto caldo e nemmeno quel freddo (il ribaltamento metereologico dei Perturbazione e di Pedro the lion).
E poi anche Fabrizio ha certificato la sua presenza, per le vie convenzionali, dai tetti di bologna.
Ci siamo scambiati mail mentre suonavamo i nostri tre dischi e il programma, sbandando e ridendo è andato avanti per più di due ore, manco fossimo la e-street band.
Grado zero di professionalità: lascivi e scurrili, magnifico.
Abbiamo anche registrato in diretta un jingle pro-loser: questo era quello sbagliato e questo quello "corretto". Uno funzionale, invece, non siamo stati capaci.
Magnifique: davvero.
Grazie a tutti.

update: Per i più audaci, e thanx to Simone, la surreale puntata di giovedì si può eccezionalmente ascoltare qui. Anche in mono sono sedici mega: un certo spreco di banda. Ma noi ci siamo divertiti :-)

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